4 ottobre 2020 - 14:31

Teheran, rilasciata Fariba Adelkhah, la ricercatrice franco-iraniana

L’antropologa di Sciences Po detenuta da un anno con l’accusa di spionaggio, è stata scarcerata temporaneamente con un «permesso medico» e il braccialetto elettronico

di Farian Sabahi

Teheran, rilasciata Fariba Adelkhah, la ricercatrice franco-iraniana
shadow

Sabato 3 ottobre l’antropologa franco-iraniana Fariba Adelkhah, detenuta a Teheran dal giugno 2019, è stata rilasciata dal carcere su base temporanea con un permesso medico dopo un prolungato sciopero della fame. Nata in Iran nel 1959 e residente in Francia dal 1977, la studiosa di Sciences Po Paris resta a Teheran con la sua famiglia sotto il controllo di un braccialetto elettronico, ha annunciato il suo avvocato Said Dehghan.

Lasciare la sezione 209 del carcere di Evin, destinata ai prigionieri politici, e tornare in famiglia permetterà alla studiosa di riprendere le forze e acquisire consapevolezza della mobilitazione internazionale per la sua liberazione.

Il suo avvocato ha aggiunto: «Non abbiamo una data per il suo ritorno in cella, speriamo che questo rilascio temporaneo diventi definitivo». Come tanti altri binazionali, Fariba resta quindi ostaggio della magistratura iraniana sotto il controllo dell’ultraconservatore Ebrahim Raisi, feroce antagonista del governo moderato del presidente Hassan Rohani.

Specialista in sciismo, questioni di genere e Iran post-rivoluzionario, Adelkhah era stata arrestata all’inizio di giugno 2019 mentre faceva ricerca sui movimenti del clero sciita tra Afghanistan, Iran e Iraq. Insieme a lei era finito in cella anche il suo compagno e collega francese Roland Marchal, specialista di Africa, che era appena atterrato a Teheran ed è stato rilasciato a marzo all’inizio della pandemia di Covid-19.

Lo scorso 16 maggio Fariba Adelkhah è stata condannata a cinque anni di carcere per «collusione finalizzata ad attaccare la sicurezza nazionale». In un messaggio alle autorità iraniane, all’inizio di giugno il presidente francese Emmanuel Macron ha affermato che Adelkhah era stata «arbitrariamente arrestata in Iran». Ritenendo «inaccettabile che sia ancora in prigione», il presidente francese ha aggiunto che «la giustizia esige che la nostra connazionale sia immediatamente rilasciata».


In questi anni la magistratura iraniana ha arrestato decine di individui con doppia cittadinanza e li ha condannati per spionaggio. Tra questi, Nazanin Zaghari-Ratcliffe, iraniana naturalizzata britannica rilasciata temporaneamente a causa della pandemia. Restano invece in carcere, tra gli altri, l’avvocato irano-britannico Shahram Shirkhani e il cittadino irano-austriaco Masud Mosaheb arrestati lo scorso 11 agosto. Le autorità iraniane, che non riconoscono la doppia nazionalità, hanno sempre qualificato come «inammissibili interferenze» i molteplici appelli per la liberazione di Fariba Adelkhah, Nazanin Zaghari-Ratcliffe e altre pedine nel pericoloso gioco di ayatollah e pasdaran. Nel frattempo, il prossimo 9 ottobre l’Università di Ginevra conferirà a Fariba un dottorato honoris causa per giovedì 15 ottobre alle ore 13:30 i suoi colleghi francesi hanno organizzato il seminario «Fariba Adelkhah: sociologie et anthropologie sociale du politique. Penser en pensant à elle» presso l’istituto CERI di Parigi (56, rue Jacob, è possibile seguire online iscrivendosi qui)

© RIPRODUZIONE RISERVATA
ALTRE NOTIZIE SU CORRIERE.IT